Il miele di Tornareccio rappresenta una delle più preziose eccellenze del made in Italy, frutto del lavoro e della passione di generazioni di apicoltori, come quella rappresentata dalla famiglia Iacovanelli, fondatori di Adi Apicoltura.
Sin dalla fine dell’Ottocento, Tornareccio, in Abruzzo, è una delle principali città del miele in Italia, grazie alla perfetta combinazione tra ambiente naturale, tradizione e innovazione.
Questa tradizione, ancora oggi viva, rende il miele di Tornareccio un prodotto unico e autentico, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Come si produce il miele a Tornareccio?
La produzione del miele a Tornareccio è radicata nella storia della comunità locale e segue un processo che richiede dedizione, conoscenza e rispetto per la natura.
Ma come si produce il miele in questo piccolo borgo abruzzese?
Tutto parte dalla cura degli alveari, che vengono spostati in diverse zone del territorio abruzzese e italiano per seguire le fioriture stagionali. Questa pratica, conosciuta come apicoltura nomade (leggi questo articolo della nostra rivista, se vuoi approfondire), permette di ottenere miele di diverse varietà e sapori.
Miele d’Abruzzo: la ricchezza della biodiversità
Il miele d’Abruzzo, restando nei confini locali di Tornareccio, è famoso per la sua qualità e autenticità, grazie alla ricchezza della biodiversità che caratterizza questa regione.
L’Abruzzo, con le sue montagne, colline e pianure, offre un habitat perfetto per le api, con una varietà di fioriture che si riflettono nella produzione di miele. Questo permette di ottenere mieli dalle caratteristiche organolettiche straordinarie, ognuno con il proprio aroma e colore distintivo.
In particolare, il miele di Tornareccio si distingue per la sua qualità superiore, dovuta alla combinazione tra ambiente naturale e la cura meticolosa degli apicoltori.
La tradizione apistica, tramandata di generazione in generazione, ha fatto di Tornareccio una delle principali città del miele d’Italia, riconosciuta non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
La storia della famiglia Iacovanelli: pionieri dell’Apicoltura
La storia del miele di Tornareccio è strettamente legata a quella della famiglia Iacovanelli, che ha fondato Adi Apicoltura e ha contribuito a far conoscere il miele in tutto il mondo.
Tutto ebbe inizio alla fine dell’Ottocento, quando Giuseppantonio Iacovanelli acquistò i primi alveari per produrre miele e sostenere la sua famiglia. Da quel momento, la passione per l’apicoltura venne tramandata di generazione in generazione, trasformando quella che era un’attività di sussistenza in una vera e propria impresa.
Negli anni Sessanta, la famiglia Iacovanelli adottò la pratica dell’apicoltura nomade, spostando gli alveari in diverse regioni d’Italia per seguire le fioriture migliori.
Questo metodo permise di aumentare la produzione e la varietà di miele, offrendo ai consumatori un prodotto di altissima qualità. Negli anni successivi, la famiglia continuò a crescere, fino a gestire oggi oltre 2000 alveari, con la quarta e quinta generazione impegnate a mantenere viva la tradizione.
Adi Apicoltura: pionieri del miele biologico
Con la nascita del nuovo millennio, poi, Adi Apicoltura ha compiuto un passo decisivo verso l’innovazione, diventando pioniera del miele biologico 100% italiano.
La scelta di produrre miele biologico è nata dal desiderio di offrire un prodotto ancora più puro e rispettoso dell’ambiente, senza l’uso di pesticidi o sostanze chimiche.
Oggi, Adi Apicoltura è sinonimo di qualità e sostenibilità, con una linea di prodotti che rispecchia la filosofia della famiglia Iacovanelli: rispetto per la natura, attenzione alla qualità e amore per la tradizione. Ogni vasetto di miele è il risultato di un lavoro artigianale che unisce passione, dedizione e competenza.
La tradizione come valore: un legame indissolubile con il territorio
Per la famiglia Iacovanelli -come raccontato in questo articolo della rivista- la produzione del miele non è solo un lavoro, ma una vera e propria missione. La loro filosofia è riassunta in una frase che rappresenta il cuore del loro impegno: «La tradizione è la nostra casa, i valori sono la nostra bussola e l’amore per il mestiere è la scintilla che ogni giorno ci sprona a condividere questa meravigliosa arte».
Questi valori sono visibili in ogni fase del processo produttivo, dalla cura delle api alla raccolta del miele, fino alla distribuzione del prodotto finale. La tradizione non è vista come un limite, ma come una guida per mantenere alta la qualità del miele e per rispettare il legame con la terra e le sue risorse.
Ed oggi, il miele di Tornareccio è un simbolo del patrimonio italiano, un prodotto che racconta una storia di famiglia, di tradizione e di amore per la terra.